Una community può trasformarsi in una risorsa importante per incrementare il business di un’azienda
Il ruolo nelle strategie di marketing
La ragione principale per cui vengono create queste community è quella di avvicinare utenti con interessi comuni o che stanno vivendo una particolare condizione. I gruppi presenti sui vari social sono ormai migliaia, e possono trattare qualunque tipo di argomento: dalle passioni comuni come una squadra di calcio o le località più belle dove viaggiare, all’ambito lavorativo, in cui gli appartenenti si scambiano suggerimenti professionali o possono leggere e pubblicare offerte di lavoro. Ci sono anche community dedicate a particolari status: ad esempio, gruppi di persone che rientrano in una determinata fascia d’età, in cui vengono condivisi contenuti che, in tono nostalgico, rievocano momenti della loro giovinezza (ad esempio, un brano musicale), oppure gruppi di persone che vivono nello stesso luogo geografico, per chiedere o comunicare informazioni utili su quello che avviene o che si sta cercando nel proprio paese. O ancora, gruppi per studenti alle prese con gli esami universitari e per mamme o future tali, che si incontrano per esporre i propri dubbi e offrire consigli.
Il ruolo delle community nelle strategie di marketing
Se da un lato le community nascono come uno strumento di reciproca utilità, senza quindi scopo di lucro, dall’altro non si può negare la loro utilità per ampliare il business di un’azienda. Innanzitutto, lo scambio di opinioni tra gli iscritti al gruppo è assai vantaggioso per capire e individuare quali sono le loro esigenze e preferenze; inoltre, sempre più marketing manager ricorrono al reclutamento di influencer, ossia membri della community a cui viene chiesto di testare i propri prodotti o servizi, per poi consigliarli agli altri partecipanti.
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