Una sfida odierna della cybersecurity consiste nel reperire talenti capaci di prevedere e gestire gli attacchi sempre più sofisticati
I professionisti nel settore della sicurezza informatica sono molto ricercati: a dirlo sono i dati della Cybersecurity Ventures. In particolare, in tutto il mondo sono 3,5 milioni i posti di lavoro vuoti nell’ambito della sicurezza informatica.
La domanda, in particolare, risulta essere caratterizzata da competenze tecniche elevate che supera di gran lunga l’offerta.
Tale situazione, come spiega Domenico Dominoni, Director of Sales, south Europe di Claroty, è dovuta principalmente all’incremento delle minacce informatiche registrato nell’ultimo biennio. Inoltre, lo skill gap aumenta ulteriormente se si parla di professionisti della sicurezza specializzata in tecnologia operativa (OT).
Secondo un sondaggio globale condotto da Pollfish nel 2021, il 90% degli intervistati dichiara esplicitamente di voler assumere più professionisti della sicurezza informatica.
Allo stesso, tempo è interessante notare come l’88% degli intervistati abbia dichiarato la difficoltà nel reperimento di personale altamente qualificato, che possedesse competenze tecniche per la gestione corretta delle sicurezza informatica di una rete OT.
Sicurezza informatica in Italia: l’ACN elabora una strategia per incentivare la collaborazione tra pubblico e privato
Da sempre il Governo punta sullo sviluppo tecnologico, inteso come leva strategica e garantire al nostro Paese una maggiore sovranità digitale. In Italia, sono circa 100mila i professionisti introvabili nel settore della cybersecurity.
Per questo, di recente l’ACN (L'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) ha predisposto 82 misure volte ad intensificare la collaborazione tra il settore pubblico e privato, racchiuse nella Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026. L’intervento è stato fortemente voluto a fronte del numero crescente di attacchi informatici che si sono verificati negli ultimi periodo, in grado di infliggere gravissimi danni a enti e istituzioni, sia pubblici che privati.
I recenti attacchi informatici sono oggi in grado di provocare gravi ripercussioni sull’operatività di enti, aziende e organizzazioni. Ecco perché, i responsabili IT e di non possono più permettersi di trascurare i rischi associati ai cyber attacchi.
Secondo la strategia elaborata, il semplice reclutamento non è sufficiente, per questo si dovrà intervenite su più fronti: università, Governo, e all'interno delle aziende stesse.
In primis, servirà avvicinare e attrarre i giovani nell’avvicinarsi al settore della cybersecurity. In secondo luogo, occorrerà aumentare le competenze del personale già presente nelle aziende, con corsi di formazione continua in modo da perfezionare le competenze di cui si è già in possesso.
Altro tema centrale legato alla sicurezza informatica è quello legato all’automazione e alle tecnologie ad essa correlate. Ad esempio, le tecnologie AI (artificial intelligence) e ML (machine learning), potrebbero svolgere un importante lavoro di monitoraggio e analisi degli alert, lasciando al personale più tempo di concentrarsi sulla risoluzione delle emergenze più importanti.
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